19/4/2020
Da diversi anni lavoro con famiglie e con coppie in crisi che spesso continuano a rimanere insieme solo ed esclusivamente per "il bene" dei figli, o perché non sanno come comunicare questa decisione.
Ruella Frank afferma: “Il bambino e colui che se ne prende cura si influenzano l’uno con l’altro e co-organizzano insieme il campo”, pertanto, è all’interno della relazione che il bambino si forma: la gestualità, l’atteggiamento, il tono, la distanza sono tutti elementi che influenzano e danno forma alla relazione.
I genitori arrivano spesso in terapia affermando: “Il bambino è sereno, non ha capito che siamo separati in casa”; quest’affermazione è del tutto infondata, in quanto il benessere/malessere di ogni individuo si inserisce all’interno del contesto in cui si sviluppa la relazione.
All’interno di un nucleo familiare il malessere di un membro non può riguardare solo quella persona ma, inevitabilmente, influisce sull’assetto di tutta la famiglia. Quando una coppia inizia ad allontanarsi fino a decidere di separarsi, è una coppia che all’interno dell’ambito familiare è distante (quando parliamo di distanza non ci riferiamo solo ad una distanza fisica ma, soprattutto, ad una distanza mentale). La distanza crea tensione, silenzi, paure e nei bambini spesso può generare sensi di colpa; nella maggior parte dei casi può accadere che i bambini si sentano responsabili dei litigi dei genitori, altre volte possono insorgere sentimenti di rabbia nei confronti di uno dei genitori per aver fatto arrabbiare l’altro; insomma, possono insorgere diversi sentimenti ai quali è necessario prestare attenzione per evitare che, in seguito, possano generarsi delle problematiche importanti, compromettendo a livello significativo le diverse aree di sviluppo del bambino.
E’importante ricordare che ai bambini va detta la verità sempre e comunque, il linguaggio da utilizzare deve essere semplice e adatto alla loro età, nel caso di due genitori che decidono di separarsi è importante che la notizia venga data da entrambi, per evitare che solo uno di essi si prenda in carico tutta la responsabilità.
Le reazioni immediate dei bambini possono essere diverse e, soprattutto, possono manifestarsi in modo differente nei giorni successivi; è necessario comprendere ciò che accade intorno al bambino senza sottovalutare il suo stato d’animo e le sue paure, ma prestando attenzione a dare la giusta importanza della notizia appena data, per evitare che si creino delle false speranze.
La separazione non deve, necessariamente, essere vista come un evento negativo; anzi, superata la prima fase di conflittualità con il giusto impegno è possibile che i due genitori possano migliorare il loro rapporto, gestendo le dinamiche riguardanti i figli in modo tranquillo.
Una cosa è certa: restare insieme per il bene dei figli non è mai la scelta giusta, è inevitabile che i figli vivano le ostilità presenti all’interno dell’ambiente familiare. Come abbiamo più volte ribadito è importante il modo in cui viene comunicata ai figli una decisione così importante, pertanto, il sostegno e l’aiuto di una persona specializzata potrà farvi sentire meno in colpa e, forse, potrà anche aiutarvi ad avere le idee più chiare in merito alla confusione di questo momento.
La dott.ssa Lenoci cercherà di darvi il sostegno necessario per far sì che questo tipo di scelta non sia solo deleteria, ma possa rappresentare un modo nuovo e più funzionale di vivere i rapporti fra persone che continueranno a volersi bene, nonostante non vivano più nella stessa casa.
Scritto da Dott.ssa Maria Teresa Lenoci